Risalendo la Valle del fiume Savio si arriva a Quarto, un paese contornato da una lussureggiante vegetazione formata da boschi e prati dove rinvigorire e ritemprare la mente ed il corpo.
Il nostro territorio, in tutte le stagioni dell’anno, offre al visitatore uno scenario mutevole e di straordinaria bellezza. La primavera è la stagione delle fioriture, mentre in autunno è il momento migliore per la raccolta dei frutti del suo sottobosco.
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Non esiste stagione migliore o più consigliata per percorrere i nostri sentieri, perché sono tutti belli e particolari nel loro genere. Ottobre incanta con i mille colori delle foreste e conduce verso l’inverno che, con il suo manto bianco, rende il paesaggio particolarmente suggestivo.
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La diversità degli ambienti, la ricchezza della natura, le testimonianze lasciate dalla presenza dell’uomo fanno di Quarto il luogo ideale per l’attività escursionistica che consente, tra l’altro, al visitatore di scoprirla nei suoi aspetti più nascosti. Di notevole fascino e bellezza sono anche i suoi fitti boschi di carpino nero, roverella, frassino, cerro, acero, che nelle quote più a monte lasciano il posto al castagno, faggio ed acero montano. Piacevole, ed oserei dire gustosa, è la scoperta a ridosso delle radure e dei pascoli di piante, come il melo e il ciliegio selvatico, per non dimenticare sul ciglio delle sue mulattiere e sentieri la presenza di rovi di more, lamponi e fragoline selvatiche.
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Quarto è accessibile e particolare in ogni stagione dell’anno, permette così di staccare la spina dalla vita quotidiana e di trascorrere le giornate a “pieni polmoni”, grazie alla sua aria incontaminata, ripristinando quel contatto primordiale con la natura in tutta la sua pienezza!!!!..... Numerosi sono gli abitanti del nostro territorio, i più comuni scoiattoli, caprioli, cinghiali, lepri, fagiani, merli e upupa con meno frequenza si possono avvistare falchi, poiane, pernici, il tasso, l’istrice, cervo, gufo, civetta, alcune specie di rettili, mentre ancora più raro è l’incontro con il solitario e schivo lupo. Situato nell’Alta Valle del Savio dà il suo nome all’omonimo Lago, formato dall’unione del fiume Savio e torrente Para.